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CONFESSIONE SENZA ASSOLUZIONE
il 29 e 30 NOVEMBRE ore 21
domenica 1° DICEMBRE ore 18
Di Giuseppe Oppedisano
Regia e drammaturgia Giuseppe Oppedisano
Con Maurizia Grossi e Giuseppe Oppedisano (personaggi Virginia, Paolo)
Aiuto regia Giorgia Piracci
Costumi e foto di scena Laura Camia
“.. Pazzo non è chi ha perso la ragione, ma chi ha perso tutto, fuorché la ragione”
Una drammaturgia complessa che prende spunto dall’attualità. All’interno della narrazione si sviluppano e si intrecciano conflitti e difficoltà nella comunicazione, tra momenti dolorosi, ironici e ferite profonde da guarire. È una disputa tra Io, Es e Super Io ai quali i sentimenti non possono sfuggire. Quasi una lotta tra due individui che si incontrano da giovani e si rivedono in tarda età per trovare risposte a un evento accaduto ai tempi del conservatorio dove studiavano e si erano innamorati. Un amore a dir poco conflittuale.Due individui alla ricerca di sé stessi, là dove finiscono le convenzioni e cominciano le fragilità personali. La storia di una talentuosa violinista, costretta a rinunciare alla sua carriera e di un geniale compositore che al culmine della sua fama si ritira, abbandona il palcoscenico per una crisi personale isolandosi dal mondo. Due anime con diverse visioni dell’esistenza alla ricerca dei loro “Perché” e la necessità di riscoprire la propria strada e ricostruire la loro Anima. La parte cosciente e logica sembra appagata, ma non ha fatto i conti con quella inconscia nella quale la linearità razionale non ha nessun senso.
“…non è l’amore a renderci pazzi ma il non sentirsi amati.”
Dove siamo
Via Romolo Gessi 8, Roma
CONFESSIONE SENZA ASSOLUZIONE
il 29 e 30 NOVEMBRE ore 21
domenica 1° DICEMBRE ore 18
Di Giuseppe Oppedisano
Regia e drammaturgia Giuseppe Oppedisano
Con Maurizia Grossi e Giuseppe Oppedisano (personaggi Virginia, Paolo)
Aiuto regia Giorgia Piracci
Costumi e foto di scena Laura Camia
“.. Pazzo non è chi ha perso la ragione, ma chi ha perso tutto, fuorché la ragione”
Una drammaturgia complessa che prende spunto dall’attualità. All’interno della narrazione si sviluppano e si intrecciano conflitti e difficoltà nella comunicazione, tra momenti dolorosi, ironici e ferite profonde da guarire. È una disputa tra Io, Es e Super Io ai quali i sentimenti non possono sfuggire. Quasi una lotta tra due individui che si incontrano da giovani e si rivedono in tarda età per trovare risposte a un evento accaduto ai tempi del conservatorio dove studiavano e si erano innamorati. Un amore a dir poco conflittuale.Due individui alla ricerca di sé stessi, là dove finiscono le convenzioni e cominciano le fragilità personali. La storia di una talentuosa violinista, costretta a rinunciare alla sua carriera e di un geniale compositore che al culmine della sua fama si ritira, abbandona il palcoscenico per una crisi personale isolandosi dal mondo. Due anime con diverse visioni dell’esistenza alla ricerca dei loro “Perché” e la necessità di riscoprire la propria strada e ricostruire la loro Anima. La parte cosciente e logica sembra appagata, ma non ha fatto i conti con quella inconscia nella quale la linearità razionale non ha nessun senso.
“…non è l’amore a renderci pazzi ma il non sentirsi amati.”